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Archive for 6 settembre 2009

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Willie Nelson nel 1996

Willie Hugh Nelson (Abbott30 aprile 1933) è un musicista statunitense.

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Biografia [modifica]

Infanzia e primi successi del ’50 [modifica]

Willie Hugh Nelson nasce ad Abbott nel Texas il 30 aprile del 1933. Già da ragazzo suona e canta musica country che ascolta dalla radio e a soli dieci anni debutta in un’orchestra boema suonando la polka. Agli inizi degli anni ’50 studia a Waco alla Baylor University e conosce Martha Mathews, un’indiana Cherokee con la quale si sposa. In questi stessi anni pur facendo svariati lavori tra cui il venditore di libri, l’insegnante e il disc jockey continua a scrivere musica e la sua prima canzone pubblicata è “Family Bible”.
Nel 1959 si trasferisce a Nashville dove ottiene un contratto con la casa discografica Pamper Music Publishing e fa amicizia con Ray Price che lo inserirà nella sua band come bassista.

Anni ’60 [modifica]

Nelson mette in piedi un suo complesso, The Record Men, con il quale gira per tutto il sud ovest degli Stati Uniti. Inizia a incidere per la Liberty e lancia singoli quali “Touch Me” e “Willingly” cantati insieme alla nuova moglie Shirlie Collie. Nel ’64 ormai membro del Grand Ole Opry di Nashville passa a incidere per la RCA. È questo il periodo delle polemiche per il suo stile non fedele ai canoni del country tradizionale e presto Nelson si stancherà del poco fruttuoso contratto con la RCA e di Nashville.

Anni ’70 [modifica]

Proprio nel ’70 Nelson ha l’occasione di cambiare vita approfittando dell’incendio della propria casa e torna nel TexasAustin dove incide il Cd “Yesterday’s Wine” considerato dallo stesso cantante uno dei suoi migliori capolavori musicali ( miscela dicountryhonky tonkwestern swinggospelblues). Sempre con la RCA incide “Phases & Stages” che vende più di quattrocentomila copie. È proprio quest’alta vendita che spinge la Columbia a ingaggiare Nelson che sale di prepotenza nelle classifiche country e in quelle rock grazie al CD “Red Headed Stranger” e al singolo “ Blue Eyes Crying In The Rain”. E la sua conferma arriva nel ’76 con la raccolta di vecchie canzoni incise con la RCA e brani di Waylon Jennings: “Wanted! The Outlaws” che oltre ad aver venduto un milione di copie è il primo disco country di platino.
Ormai è tutta discesa per il cantante che consolida la sua musica detta outlaw con altri CD di successo “The Troublemaker”, “Stardust” e il disco di platino “Willie & Family Live” . Gli anni ’70 sono quindi la consacrazione del cantate diventato ormai una super star a tutti gli effetti. Termina infatti il decennio cantando con celebrità quali Kris KristoffersonGeorge JonesErnest Tubb e insieme a Leon Russell conclude un tour lungo due stagioni.

Anni ’80 [modifica]

Sono gli anni in cui la musica forte e decisa di Nelson si trasforma in più leggera. “On The Road Again”, “Always On My Mind” e “To All The Girls I’ve Loved Before” (quest’ultima cantata con Julio Iglesias) e il cd “Tougher Than Leather” sono i successi dei primi anni ’80. Ma è nell’85 che insieme a Waylon JenningsKris KristoffersonJohnny Cash Nelson incide uno dei più bei Cd del periodo: “Highwayman”. Nel solito anno a Champaign, Illinois, per aiutare i coltivatori del Midwest, Nelson organizza il “Farm Aid” (ricordando il Live Aid di Bob Geldof).

Nel 1985 partecipa ad USA for Africa, un supergruppo di 45 celebrità della musica pop tra cui Michael JacksonLionel RichieStevie WonderBruce Springsteen, cantando We Are the World prodotta da Quincy Jones e incisa a scopo benefico. I proventi raccolti con We Are the World furono devoluti alla popolazione dell’Etiopia, afflitta in quel periodo da una disastrosa carestia. Il brano vinse il Grammy Award come “canzone dell’anno”, come “disco dell’anno”, e come “miglior performance di un duo o gruppo vocale pop”.

Nella seconda parte del decennio Nelson continua a incidere molti Cd, continuando a inserire nelle sue canzoni il nuovo sound più leggero e lontano dai grandi successi degli anni ’70.

Anni ’90 [modifica]

Gli anni ’90 si aprono con l’uscita di altri Cd quali “Born For Trouble” e “Highwaymen 2” (con i soliti interpreti del primo). Nelson è poi costretto a incidere un disco per riparare a una serie di evasioni fiscali con l’IRS (ufficio imposte statunitensi) da cui deriva il titolo dell’album “Who’ll Buy My Memories-The Irs Tapes”. Successivamente il disco “Across The Borderline” è considerato fra le migliori opere del cantante che da ora in poi si fa produrre da Don Was. Dopo l’uscita di “Healing Hands Of Time” dove sono presenti alternative versioni dei suoi classici (“Crazy”, “ Healing Hands Of Time”, “Funny How Time Slips Away”) incide il terzo e il miglior capitolo degli Highwaymen (“The Road Goes On Forever”) e una raccolta di cover minori degli anni ’50 e ‘60 (“Just One Love”).
Nel ’96 il nuovo disco “Spirit” è il primo album di un artista country ad essere pubblicato dalla Island. “I Thought About You, Lord”, “Your Memory Won’t Die In My Grave”, “She Is Gone” sono le canzone di maggior successo di questo Cd, scarni nella strumentazione quanto profondi a livello di songwritting.
La discografia di Nelson si arricchisce di anno in anno di pubblicazioni delle più varie come “Night And Day” (disco unicamente strumentale), “Milk Cow Blues” (con ospiti come B.B.KingDr. John) o album dal vivo come “Live And Kickin'” fatto per festeggiare i 70 anni del cantautore dove partecipano cantanti quali Ray CharlesEric ClaptonPaul Simon e molti altri.

2000 ad oggi [modifica]

L’ultimo brano “My Medicine” di Nelson uscito nel 2008 vede una particolare collaborazione insieme al rapper losangelino Snoop Dogg.

Discografia [modifica]

RCA [modifica]

  • 1965, The Party’s Over
  • 1968, Texas In My Soul
  • 1968, Good Times
  • 1969, My Own Peculiar Way
  • 1970, Both Sides Now
  • 1970, Laying My Burdens Down
  • 1970, Columbus Stockade
  • 1971, Yesterday’s Wine
  • 1971, Willie Nelson And Family
  • 1972, The Willie Way
  • 1972, The Words Don’t Fit The Picture

Atlantic [modifica]

  • 1973, Shotgun Willie
  • 1974, Phases And Stages

Columbia [modifica]

  • 1975, Red Headed Stranger
  • 1976, The Sound In Your Mind
  • 1976, The Troublemaker
  • 1977, To Lefty From Willie
  • 1977, Before His Time
  • 1978, Stardust
  • 1979, Sings Kris Kristoffersen
  • 1980, San Antonio Rose
  • 1980, One For The Road
  • 1981, Somewhere Over The Rainbow
  • 1982, Always On My Mind
  • 1982, Poncho & Lefty
  • 1983, Tougher Than Leather
  • 1983, Without A Song
  • 1983, Take It To The Limit
  • 1984, Angel Eyes
  • 1984, City Of New Orleans
  • 1984, Music From Songwriter
  • 1985, Me & Paul
  • 1985, Half Nelson
  • 1985, Highwayman
  • 1986, Partners
  • 1987, Island In The Sea
  • 1988, What A Wonderful
  • 1989, A Horse Called Music
  • 1990, Born For Trouble
  • 1992, Who’ll Buy My Memories/The IRS Tapes
  • 1993, Across The Borderline

Island [modifica]

  • 1996, Spirit
  • 1998, Teatro
  • 2000, Milk Cow Blues
  • 2001, Rainbow Connection
  • 2002, The Great Divide
  • 2002, Stars And Guitars
  • 2005, Countryman (Reggae Album)

Lost Highway [modifica]

  • 2004, It Always Will Be
  • 2006, Songbird
  • 2006, You Dont Know Me: The Song Of Cindy Walker
  • 2007, Last Of The Breed
  • 2008, Moment Of Forever
  • 2008, One Hell Of A Ride

Blue Note [modifica]

  • 2008 Two Men With The Blues

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Wynton Marsalis

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Wynton Marsalis (New Orleans18 ottobre 1961) è un trombettista jazzcompositore statunitense.

Biografia [modifica]

Wynton Marsalis

Salito alla ribalta durante gli anni ottanta con il movimento degli “Young Lions” si è subito imposto all’attenzione di critici e case discografiche con il suo quintetto che si ispirava a quello di Miles Davis della metà degli anni sessanta. Cresciuto musicalmente a New Orleans, tra esperienze scolastiche e insegnanti di tromba, fino a diciotto anni, si trasferisce subito dopo a New York per studiare musica. Nella Big Apple viene subito notato dal batterista Art Blakey che lo fa entrare nei Jazz Messengers. Nel 1981 lo chiama il pianista Herbie Hancock e lo porta in tournèe con il suo quartetto. Marsalis diventa famoso. Un anno dopo forma un quintetto e gira per il mondo facendo conoscere il suo jazz. Riscuoterà un successo inaudito: a ventidue anni è il jazzista più famoso del momento. Riceve numerosi premi tra cui il Grammy Award come miglior trombettista jazz e di classica e si piazza al primo posto nella classifica della rivista jazzDown beat“. Sull’onda del successo incide una serie di ottimi album come Think of One (al sax c’è il fratello Branford Marsalis) e J Mood. Nel 1985 scioglie il quintetto e in poco tempo forma un nuovo gruppo composto da sette musicisti. La fase musicale di derivazione davisiana è terminata, con il nuovo gruppo esplora altri territori musicali, vicini a quelli del compositore Duke Ellington. Nel 1995 passa a dirigere l’orchestra del Lincoln Center di New York e porta con sé alcuni musicisti del settetto. Nel 1997 realizza Blood on the Field, una lunga composizione in chiave jazz che trae ispirazione dal lavoro degliafroamericani nei campi di cotone ai tempi della deportazione dall’Africa. Con questa opera vince il premio Pulitzer. Il successo che ne consegue è stellare. Nel 1999 tiene un famoso set di concerti alVillage Vanguardjazz club di New York, che riporta in un cofanetto di sette cd. Oggi, famoso più che mai, ha scritto le musiche per la colonna sonora del film dedicato al grande pugile di colore Jack Johnson. Prima di lui un altro grande trombettistaMiles Davis, aveva dedicato un disco al mitico pugile.

Discografia [modifica]

  • 2009 He and She
  • 2007 From the Plantation to the Penitentiary
  • 2005 Live at The House of Tribes
  • 2004 Unforgivable Blackness: The Rise and Fall of Jack Johnson
  • 2004 The Magic Hour
  • 2003 Mark O’Connor’s Hot Swing Trio: In Full Swing
  • 2002 All Rise
  • 2002 Classic Kathleen Battle: A Portrait
  • 2001 Classical Hits
  • 2000 The London Concert
  • 1999 Reeltime
  • 1999 Listen to the Storyteller
  • 1999 Sweet Release and Ghost Story
  • 1999 At the Octoroon Balls
  • 1999 Franz Joseph Haydn
  • 1998 Classic Wynton
  • 1997 Liberty!
  • 1997 Jump Start and Jazz
  • 1996 In Gabriel’s Garden
  • 1995 Why Toes Tap: Marsalis on Rhythm
  • 1995 Listening for Clues: Marsalis on Form
  • 1995 Tackling the Monster: Marsalis on Practice (VHS)
  • 1995 Sousa to Satchmo: Marsalis on the Jazz Band
  • 1995 Greatest Hits: Baroque
  • 1994 Greatest Hits: Handel
  • 1993 On the Twentieth Century…: Hindemith, Poulenc, Bernstein, Ravel
  • 1992 Baroque Duet
  • 1987 Carnaval
  • 1992 Concert for Planet Earth
  • 1992 BAROQUE DUET – A film by SUSAN FROEMKE * PETER GELB * ALBERT MAYSLES * PAT JAFFE
  • 1989 COPLAND/VAUGHAN WILLIAMS/HINDEMITH WYNTON MARSALIS, GUEST SOLOIST
  • 1988 Portrait of Wynton Marsalis
  • 1988 Baroque Music for Trumpets
  • 1986 Tomasi, Jolivet: Trumpet Concertos; more
  • 1985 Black Codes
  • 1984 Purcell, Handel, Torelli, more: Trumpet Concertos
  • 1984 Haydn: Three Favorite Concertos — Cello, Violin & Trumpet Concertos
  • 1983 Haydn, L. Mozart, Hummel: Trumpet Concertos

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